Qual è l’impatto del cambiamento climatico della riproduzione e dell’espansione del falco grillaio, e cosa possiamo fare per contrastarne gli effetti negativi?
La conservazione del falco grillaio riscuote notevole attenzione in tutta Europa, e più in particolare nella regione mediterranea dove si riproduce. Questo rapace diurno e migratore ha infatti subito un forte declino durante la seconda metà del XX secolo. Inoltre, a causa del cambiamento climatico, il suo areale europeo si sta contraendo e spostandosi verso nord-est.
In questo processo,le popolazioni settentrionali giocano un ruolo chiave nell’espansione della specie verso nord-est.
Molti ricercatori ed iniziative come LIFE FALKON, ad esempio, stanno collaborando attivamente per la conservazione delle popolazioni settentrionali di falchi grillai sia nel nord Italia sia in Grecia, con azioni di miglioramento e rafforzamento della rete di siti di nidificazione sicuri e di sensibilizzazione di pratiche agricole sostenibili.
I partner tecnici del progetto LIFE FALKON, quali CNR-IRSA, ISPRA, Università di Milano e HOS, affrontano queste questioni per il vasto pubblico degli appassionati ornitologi in un recente articolo divulgativo pubblicato su invito degli amici della LPO, la lega di protezione degli uccelli Francese, partner del consorzio internazionale Birdlife.
L’articolo, titolato “Conservation du Faucon crécerellette : un enjeu climatique” (Conservazione del falco grillaio: una questione climatica),è stato pubblicato in un numero speciale dedicato ai rapaci della rivista L’Oiseau Magazine della LPO, uscito nelle edicole a Dicembre 2021.
L’articolo è in lingua francese, disponibile per la consultazione e il download a questo link.
17 Gennaio 2022