Il 1 settembre, i guardiaparco delle Aree Protette dell’ Appennino Piemontese sono stati contattati dal CNR per recuperare un falco grillaio oggetto di studio nel progetto LIFE FALKON, equipaggiato con un dispositivo GPS e che dava segnali anomali dall’area del Monte Ebro e del Monte Chiappo (Piemonte, zona delle ‘Quattro Province’)
Purtroppo, il soggetto in questione è stato ritrovato morto, molto probabilmente vittima di predazione da parte del più grosso falco pellegrino (Falco peregrinus). L’esemplare era uno dei giovani pulcini materani, trasferiti nella torretta di Baricella (Bologna) costruita dal progetto LIFE FALKON. Leggi la news sul sito delle Aree Protette cliccando qui.
Il ritrovamento è un dato molto interessante poiché ci informa di come, dopo aver lasciato i nidi e prima di migrare in Africa, i falchi grillai si muovano verso le montagne in cerca di aree fresche e ricche di insetti, con cui sostenere l’enorme sforzo energetico della migrazione che li attende.
Negli stessi giorni, altri falchi grillai dotati di GPS da LIFE FALKON stavano frequentando le aree montane, qualcuno arrivando addirittura in Alto Adige e Svizzera, testimoniando che lo spostamento verso zone montane in tarda estate non è un comportamento isolato ma una scelta comune ai falchi grillai, che per il resto dell’anno preferiscono la pianura.
Il progetto LIFE FALKON continua a seguire gli spostamenti dei suoi adorati pulcini, dalle Alpi all’Africa…
3 Settembre 2021